Incontra Antonio Ortiz Echagüe

Antonio Ortiz Echagüe nasce a Guadalajara (a nord di Madrid, capitale del territorio di La Alcarria, poco a nord di Madrid) nel 1883. Nel 1889 si trasferisce con la famiglia a Logrono, dove dipinge il suo primo quadro nell’estate del 1897. L’anno seguente si trasferisce a Parigi dove frequenta l’Accademia Julian, e segue dei corsi all’Accademia di Belle Arti francese, entrando nel taller del pittore francese Bonnat. In questi primi anni della sua formazione Ortiz segue la lezione dei maestri, nelle sue memorie racconta della sua ricerca coloristica, dei suoi studi con la riproduzione delle opere al Museo del Louvre, le lezioni negli studi dell’Accademia dove frequentava lezioni di disegno dal vero, riportando dunque nella tela le fattezze delle modelle. Verso il 1904 vince una borsa di studio quadriennale che gli permette di frequentare l’Accademia Spagnola di Belle Arti con sede a Roma. Durante i suoi anni di corso ha la possibilità di venire in Sardegna. Ortiz segue la linea della corrente costumbrista, movimento letterario di origini spagnole che col tempo influenza e si espande in altri campi, come quello artistico. Il costumbrismo pittorico ha come caratteristica principale l’indagine di usi, costumi e tradizioni di un popolo, attraverso una rappresentazione dei tipi caratteristici, come vediamo nei quadri prodotti nell’isola, dove Ortiz riprende una serie di personaggi con i costumi del tempo, in momenti quotidiani come il ritorno da lavoro, ma anche in momenti di aggregazione sociale. Durante la sua permanenza in Sardegna dipinge a Bono, Mamoiada, Ittiri, Sassari, Nuoro.
Troverà l’ispirazione soprattutto durante il suo soggiorno atzarese. Qui produce la sua tela più famosa, quella che gli regalò la fama, ovvero la Fiesta de la cofradia de Atzara, conservata oggi nel museo spagnolo di Sant’Elmo nella città basca di San Sebastian e di cui il museo atzarese mostra una riproduzione. Due anni più tardi conosce la famiglia Smith e si trasferisce in Olanda dove inizia la carriera di ritrattista. In questi anni partecipa a numerose esposizioni sia collettive che personali, e nell’anno 1912 si reca in Spagna per eseguire il ritratto di Alfonso XIII. In seguito viaggerà in Argentina, negli Stati Uniti. Verso gli anni 30′ si trasferisce nella città marocchina di Fez dove risiederà e lavorerà per due anni. Tre anni dopo si trasferisce definitivamente in Argentina, nel territorio della Pampa dove rimane sino alla morte. Muore nel 1942 all’età di 58 anni.
Martedì 13 agosto al Museo Ortiz sarà presente Jorge Antonio Ortiz Echagüe, nipote dell’artista che presenta Mio nonno, la sua vita, la sua opera.
Il nipote dell’artista a cui è intitolato il museo infatti, sarà in Europa a partire dall’8 agosto prossimo, allo scopo di visitare i musei delle capitali europee che ospitano le tele del pittore che con i suoi molteplici e affascinanti viaggi, ha conferito un carattere internazionale alla corrente Costumbrista spagnola.